Cassero di porta Saragozza


Edificata per la prima volta nel XIII secolo, nel 1334 fu dotata di un ponte levatoio. In seguito alla costruzione, nel 1674, del portico per S. Luca, Porta Saragozza acquisì particolare rilievo, utilizzata come punto di partenza per le processioni verso il santuario. La porta ha assunto le attuali fattezze a seguito di una radicale ricostruzione avvenuta verso il 1860 e guidata dagli architetti Rodati e Mengoni. Quest’ultimo modificò totalmente l’assetto originario con l’aggiunta dei torrioni cilindrici laterali collegati tramite un portico a un nuovo Cassero centrale. All’interno del cassero è ospitato il Museo della Beata Vergine di San Luca, Raccolta Storico-didattica, un museo “nato dalla volontà di valorizzare e far conoscere alla cittadinanza bolognese e ai visitatori il patrimonio devozionale, storico, artistico e culturale collegato all’Immagine della Madonna”.


28 giugno1982. Il sindaco Renato Zangheri, per la prima volta in Italia, assegna una struttura pubblica, il Cassero di Porta Saragozza, ad una associazione omosessuale. La sede dell’Arci Gay nazionale rimarrà al cassero fino al 2002.